domenica 22 gennaio 2017

Recensione del film “BANDIDOS E BALENTES”

Di Mario A. Sanna

Nella giornata di ieri 21 gennaio 2017, abbiamo assistito alla prima giornata di proiezione del nuovo film ‘sardo’, presso il Movies Multisala di Santa Giusta: siamo stati fortunati, perché eravamo prenotati alla proiezione delle ore 20.30 e questo ci ha permesso di poter vedere il film, al contrario di non pochi spettatori, che invece hanno dovuto rinviare la loro visione, perché intorno alle 17.30 un fulmine si è abbattuto sulla struttura mandando in tilt la proiezione.
A parte questo piccolo incidente che abbiamo evitato, la proiezione del film è stata indubbiamente un successo: sale piene e tantissima gente incuriosita: un bel risultato per l’entusiasta regista Fabio Manuel Mulas, tiesino con importanti esperienze di vita e cinematografiche alle spalle, nonostante la sua giovane età, che ha ideato il film con il suo amico Gianluca Pirastu appuntato dell’Arma e si è avvalso di Antonio Giovanni Pischedda per la scrittura.


La trama.
In un paese della Sardegna centrale, padre e figlio componenti di una famiglia di pastori incontrano per sfortunata coincidenza una banda di abigeatari: purtroppo per loro, aver visto i responsabili del furto equivale ad una condanna a morte che viene eseguita mentre qualche tempo dopo, sono intenti a lavare i bidoni del latte presso un abbeveratoio; l’omicidio purtroppo, viene visto da altri due sfortunati allevatori, che a loro volta, finiscono immediatamente sotto il tiro dei killer: uno di essi verrà ucciso subito e l’altro si salverà solo per puro caso.
Durante il funerale del marito e del figlio, Mintonia vedova e mamma di due degli uccisi, rifiuta sdegnatamente e pubblicamente le condoglianze di Bainzu, un giovane del paese, che lei sa essere uno dei sicari.
Contemporaneamente, Mintonia sollecita il rientro di Bobore il figlio emigrato in Belgi: un ragazzo onesto e coraggioso, un ‘balente’ appunto. Il rientro di Bobore, coinciderà con l’inizio di un percorso di sangue, dovuto alla forte rivalità tra le due fazioni: da un lato Bainzu con la sua banda criminale ‘sos bandidos’, dall'altra la famiglia di Bobore con i suoi parenti e alleati.
La rivalità si fa molto accesa con dispetti e morti da ambo le parti, il culmine però viene raggiunto quando per sbaglio, durante un agguato sotto la casa di Bobore, la banda di Bainzu uccide la giovane e innocente sorella Angheledda.
Con la morte accidentale della donna, viene violato, quel codice non scritto che nelle faide tradizionali aveva sempre rispettato donne e bambini; è la fine di ogni possibilità di pacificazione tra le opposte fazioni: una guerra senza regole, dove si contano i caduti da ambo e le parti ed i funerali nel piccolo paese si susseguono con un ritmo vertiginoso, nonostante le indagini del maresciallo dei carabinieri e le prediche e le ‘filippiche’ dell’anziano parroco, cerchino invano di riportare la serenità nella comunità.
La banda di Bainzu intanto, con due nuovi componenti, diventa l’incubo del circondario: furti, grassazioni, un sequestro di persona e anche qualche lite interna; Bobore invece cerca di resistere, ma alla fine decide di arrendersi: prepara nuovamente la valigia per cercare altrove una serenità che nel suo paese è impossibile.




Appunti tecnici
Il film è stato girato praticamente ‘in presa diretta’ con l’ausilio di attori non professionisti che si sono rivelati molto capaci e convincenti nei loro ruoli con un ottimo risultato; anche le semplici comparse appaiono ben integrate. Molto bravi gli attori principali Elisabetta Contini, Tore Sanna, Katia Corda Giuseppe Garippa, Giuseppe Porcu, Salvatore Demurtas, Alessandro Orrù, Pietro Deriu, Antonangelo Piu, Diego Russo, Gianfranco Manca e Luca Locci. Tra gli attori non protagonisti, segnaliamo l’ottima recitazione del ‘vero’ sacerdote don Giovanni Chirra ex parroco di Silanus, che crediamo abbia stupito tutti i presenti in sala.

Splendido il contesto scenografico del film, girato a Bonorva nella frazione di Rebeccu, Silanus, Giave, Mamoiada, e nelle campagne del Goceano, a conferma di quanto la Sardegna possa offrire al cinema per la sua particolarità e unicità dei luoghi.
La fotografia del film curata da Stefano Desole, è di un livello molto alto; cercando il pelo nell'uovo, si potrebbe dire che gli unici limiti del film, siano nella trama, dove ad uno spettatore poco attento potrebbe capitare di perdere il 'filo' logico del film.
Buona la colonna sonora del film, anche se forse un po’ ripetitiva, curata da Daniele Barbato Boe.
Considerando che si tratta di un film auto-prodotto senza alcun finanziamento pubblico, riteniamo che il risultato raggiunto dagli autori e dal regista sia sicuramente ottimo.
Coraggiosa e originale la scelta del regista e degli autori di far girare il film in lingua sarda, con attori di varia provenienza geografica, che dimostrano l’immensa ricchezza e originalità del lessico sardo.
Concludiamo la recensione con un sincero apprezzamento del film e con l’auspicio che l’iperattivo e creativo Fabio Manuel Mulas prosegua il suo percorso professionale sulla strada della qualità dimostrata con questo lavoro.


Il trailer del film: https://www.youtube.com/watch?v=AwhEwVRyG8c



sabato 7 gennaio 2017

Cursu de Istòria Sarda in Aidumajore (OR)

In su mese de ghennnàrgiu de su 2017, s'at a fàghere in sa bidda de Aidumajore unu cursu de istòria sarda "AIDUMAJORE: DAE SU TEMPUS DE SOS GIUGHES A SOS ISPAGNOLOS (Sec. XI- XV).
Su cursu ammaniadu dae banda de s'Amministratzione Comunale de Aidomajore, ghiada dae Adele Virdis, cun s'agiudu de sa Coop. Sotziale "Onoai" de Ardaule, s'at a fàghere in su tzentru de Agregatzione Sotziale "Santu Jorzi", a sero a pustis de sas 5.30 in dies dae istabire.
Su cursu chi est in donu, at a durare 10 oras, e s'at a fàghere in chimbe addòvios.
Sa punna de su cursu est cussa de fàghere acurtziare a s'istòria locale medievale, sas pessones chi apant gana de connòschere s'istòria de sa terra issoro e fintzas chi apant gana de àere mèdios novos pro fàghere chircas istòricas.
Su cursu at a èssere fatu in sardu ei chie est interessadu si che depet marcare dimandende a sa Biblioteca Comunale o a s'ufìtziu de sos
Servìtzios Sotziales de su Comunu de Aidumajore o puru cramande sa dut.ssa Simona Solinas o imbiande unu mesàgiu de posta eletrònica a s'indiritzu solinassimona@gmail.com intro de sa die de 15 de ghennàrgiu 2017.
Pro àteras informatziones e pro sa modulistica abbaidare su situ de su comunu de Aidumajore